Le lezioni in lingua originale sono disponibili al seguente link:
http://www.aypsite.org/MainDirectory.html

sabato 21 settembre 2013

Lezione 24 - Meditazione: Domanda e Risposta - La meditazione cura le malattie?

Da: Yogani
Data: Martedi 2 Dicembre 2003 ore 15,27

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Se sono malato, la meditazione mi aiuterà a stare meglio?

R: Può farlo, ma è molto meglio prevenire che curare. Mentre il sistema nervoso diventa più equilibrato nel tempo, tramite una routine regolare di meditazione quotidiana, il sistema immunitario del corpo opera con maggiore efficienza, e c'è una minore possibilità di ammalarsi. Altre pratiche yoga che discuteremo qui, aumenteranno ulteriormente la resistenza del corpo alla malattia. Equilibrio e purezza di corpo e di mente sono noti per essere tra le migliori difese contro la malattia. Anche la meditazione  ed altri metodi yoga forniscono il loro contributo in tal senso. Si potrebbe dire che, a lungo termine, la buona salute è un beneficio coincidente con la pratica della meditazione; una base sulla quale  stiamo costruendo una cosa molto più grande - l'illuminazione.

Nella nostra cultura occidentale, tendiamo a pensare in termini di lotta contro la malattia quando ci ha colpito, dopo avere condotto per mesi ed anni una vita poco sana, piuttosto che avere coltivato preventivamente uno stato di equilibrio in noi stessi, che praticamente annulla la comparsa della malattia. Senza dubbio il migliore corso d'azione per una buona prevenzione è condurre una vita sana ed equilibrata. Ma se ci si ammala, la meditazione può aiutarci anche in tal caso. Se si è costretti a letto, si può meditare nella maniera più comoda possibile, alternando periodi di riposo. Rilassatevi ed appoggiatevi ad un pila di cuscini. La meditazione aiuterà il processo di guarigione. Ma non aspettatevi che sia una bacchetta magica che correggerà immediatamente una situazione, che alla fine si è indirizzata verso la malattia dopo un periodo di vita non equilibrata. Invece, pensate di tornare alle buone abitudini quotidiane, tra cui la meditazione, che porterà ad equilibrio a lungo termine. Quindi la malattia sarà un fattore minore nella vita.

Certo, prima o poi, questi corpi si disintegreranno e moriranno. Più a lungo avremo coltivato interiormente la pura beatitudine della coscienza e tanto meno pesante e confusa sarà tale transizione. Questa è la più grande cura di tutte.



Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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domenica 15 settembre 2013

Lezione 23 - Meditazione: Domanda e Risposta - Guardare l'orologio


Da: Yogani
Data: Lunedi, 1 Dicembre 2003 ore 18:53


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Continuo a sbirciare l'orologio mentre sto meditando, per paura di andare oltre il mio tempo. Come faccio a interrompere questa abitudine che mi distrae? 

R: Disponi di un orologio biologico  piuttosto preciso. Dagli l'opportunità di operare. Ha solo bisogno di tanto in tanto di essere controllato con un orologio. Mentre ti adatti a delle sessioni meditative regolari, mantenere l'orario diventerà una seconda natura. Quindi, abbi fiducia in te stesso. Va bene se vai oltre il tempo inavvertitamente. E' meglio che essere distratta. In primo luogo lascia andare l'abitudine di guardare l'orologio. Non ti preoccupare del tempo. Sii serena riguardo ad esso. Il tuo corpo sa quando i venti minuti sono terminati. Dopo alcune settimane di pratica quotidiana, potrai aprire gli occhi per la prima volta durante una meditazione e l'orologio mostrerà che sono trascorso venti minuti. Sarai sorpresa di quanto sia facile. Poi il cronometraggio continuerà automaticamente senza alcuno forzo.

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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lunedì 19 agosto 2013

Lezione 22 - Meditazione Domanda e Risposta: La qualità vibratoria del mantra

Da: Yogani
Data: Lunedì 1 Dicembre 2003 ore 18,34


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"



 D: Hai citato la "profonda qualità vibratoria" del suono I AM. Cosa significa? Se scelgo di meditare su qualsiasi suono mi piaccia, funzionerà lo stesso?

R: Alcuni suoni risuonano nel nostro sistema nervoso. Nel profondo del silenzio della mente, hanno una impronta vibratoria che risveglia il nostro sistema nervoso in una maniera particolare. I AM è un tale suono. Mentre continuate a praticare, vedrete che il vostro sistema nervoso si risveglierà in un modo particolare. Diventerà evidente spontaneamente. Direte "ah Ha!" perchè sarà ovvio. Quando apprenderemo metodi avanzati di pranayama (respirazione), impareremo gradualmente a vedere ed a percepire come il mantra schiude i nervi sottili. . Così tanti sapori di beatitudine. Ciò accade quando diventa ovvia la qualità vibratoria profonda del suono. Così c'è un metodo per il mantra. Non è un suono qualsiasi. Tuttavia, potrete meditare utilizzando qualsiasi suono vi piaccia. Se utilizzate il suono " banana" potrete  portarlo ai livelli profondi di silenzio della mente. Ma non c'è alcuna garanzia che non finirete con delle banane che cresceranno dalle vostre orecchie. Sto scherzando....
Mentre diventate esperti, saprete esattamente cosa farà il mantra mentre vibrerà attraverso i vostri nervi sottili, diffondendosi all'interno nelle vostre vaste regioni estatiche. Man mano che familiarizzate  con i vostri reami cosmici, diverrà chiara l'opzione di usare certi tipi di suoni, ed anche pensieri che hanno un significato. Ma dobbiamo compiere un passo alla volta. Oggi il mantra, domani il cosmo. Appartiene tutto a voi. Tutto è te (In inglese: "It is all you".)

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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domenica 16 giugno 2013

Lezione 21 - Meditazione Domande e Risposte: Oggetti di meditazione

Da: Yogani
Date: Mon Dec 1, 2003 1:14pm

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"


D: Quali sono le differenze esistenti tra la meditazione sul mantra, e quelle sui chakra, un'icona religiosa, una candela ecc.?

R: La meditazione rappresenta il ponte tra l'attenzione su di un oggetto ed il grande oltre che conosciamo come coscienza di beatitudine, priva di pensieri o esperienze sensoriali esterne. Lo scopo è di fare questo viaggio ripetutamente, quotidianamente, come un orologio. La tecnica che utilizziamo è semplice, ma delicata. Fa affidamento sulla capacità naturale della nostra mente  di acquietarsi. Altre forme di meditazione possono non essere così semplici e naturali e possono includere la concentrazione su significati intellettuali o su oggetti multipli. Ciò può impantanare il passaggio dell'attenzione al reame espanso della coscienza di beatitudine dentro di noi. Ciò non significa che altre forme di meditazione non funzionino. Ma nel nostro approccio, la semplicità e l'efficienza sono in prima linea.  Questo è un metodo avanzato di meditazione che chiunque può fare. Discuteremo la meditazione su altri oggetti, dal punto di vista del metodi che utilizziamo qui. 


Quali differenze esistono tra la meditazione con la nostra tecnica che utilizza un mantra, rispetto quelle che utilizzano i chakra (centri di energia nel corpo), una icona religiosa o altro oggetti materiali? Ancora, è una questione di semplicità ed efficienza.  L'obiettivo è di portare l'attenzione oltre il processo del pensiero e, facendo ciò, portare l'attenzione al di là dell'esperienza sensoriale esterna. La mente rappresenta il processo neurologico al nostro interno che collega la coscienza al mondo esteriore. Si tratta di una connessione molto intima. La nostra attenzione, impegnata nelle dinamiche della mente, è sempre ad un centimetro dallo sperimentare la beatitudine divina della pura coscienza. Quando è consentito alla mente di riposarsi, ci siamo. Così, la più intima connessione alla coscienza di beatitudine, inizia dalla mente. Iniziamo all'interno, in modo che possiamo andare rapidamente e facilmente dentro in profondità. Se dovessimo cominciare con un posto nel corpo o un oggetto materiale, potremmo comunque recarci nel profondo.  Non ci sono dubbi. Ma sarebbe un viaggio più lungo e complicato. Più siamo all'esterno quando iniziamo, maggiore è il bagaglio fisico, intellettuale ed emotivo che dobbiamo gettare via lungo la strada verso l'interno. Anche questa è il motivo per il quale non pronunciamo il mantra durante la meditazione e nemmeno prestiamo attenzione  ai significati durante la meditazione. Si tratta di un processo interiore fin dall'inizio. Iniziando la meditazione con un pensiero ed utilizzando una procedura specifica, aggiriamo gli ostacoli esterni nel sistema nervoso che possono legare la nostra attenzione.  In definitiva li sciogliamo dall'interno in maniera naturale piuttosto che provare a dissolverli dall'esterno verso l'interno, cosa non facile.


Iniziamo con un pensiero, senza focalizzarci su alcun significato, semplicemente ricominciando la ripetizione del pensiero del suono del mantra non appena ci rendiamo conto che sta scomparendo (in inglese: "on the edge of letting go"). Consentiamo che il mantra vada spontaneamente per la sua strada fino a diventare quasi indistinto (in inglese "We let the mantra go its own way naturally to less and less") – questo è il modo più semplice ed efficace per tuffarsi nel mare infinito della coscienza di beatitudine dentro di noi. Avendo fatto così ripetutamente, ritorniamo dopo venti minuti imbevuti di pace e beatitudine ed avere ottenuto molta purificazione nel processo.

Nel tempo, evapora la distanza tra la coscienza e le esperienze esterne, mentre le ostruzioni diventano sempre meno. In realtà non c'era alcuna distanza! A quel tempo diventa naturale sperimentare molte sfumature della coscienza di beatitudine mentre contempliamo i chakra, delle icone religiose, i nostri cari, dei bei paesaggi, le Scritture, o anche un libro di fisica teorica. Quando sorge la coscienza di beatitudine, ogni cosa è vista tramite essa (in inglese: "everything is seen in terms of that"). Ma questa non è la procedura di meditazione. Ciò significa godere del frutto della meditazione - vivere la vita con un apprezzamento crescente verso i suoi molti doni. L'aumento di questo apprezzamento, ci ispira ancora di più a portare avanti la nostra pratica. 


Il guru è in te.


Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.


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martedì 4 giugno 2013

Lezione 20 - Meditazione Domanda e Risposta: Illuminazione senza Dio?

Da: Yogani
Data: Domenica 30 Novembre 2003 ore 16,02

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Sono ateo. Un amico mi ha parlato di questo gruppo. Francamente trovo che i toni religiosi siano fastidiosi. Ma ero curioso, ho provato la meditazione e ne sono rimasto piacevolmentre sorpreso.  Vorrei continuare poichè calma i miei nervi e resto curioso relativamente a ciò che potrei apprendere su me stesso. Ma sono tuttora ateo! Esiste una cosa come l'illuminazione senza Dio?

R: Esiste l'illuminazione sia con Dio che senza Dio. Questo in quanto gli esseri umani sono intrinsecamente illuminabili e trasformabili in uno stato superiore di evoluzione, indipendentemente dal sistema di credenze utilizzato. Potremmo affermare, che tutto ciò che esiste è diretto in quella direzione, dalle rocce attraverso tutti i regni di esseri viventi.

Ogni cosa si muove in avanti. L'umanità non fa eccezione. Noi esseri umani abbiamo  una capacità aggiuntiva di accelerare coscientemente il processo, per scegliere un sentiero veloce. Questo è ciò di cui trattano le pratiche avanzate di yoga. Possiamo mettere il turbo al processo evolutivo. C'è sempre stata una mistica circa l'evoluzione spirituale umana. Si tratta di una mistica pratica, una mistica con uno scopo. La concezione di Dio per l'umanità è stata una struttura di relazione necessaria. Ha consentito all'umanità di arrendersi al suo destino più elevato, ed avvicinarsi ad esso con entusiasmo. Al meglio, questo è ciò che la fede in Dio rappresenta - credere nel destino più elevato dell'umanità, che emerge da dentro di noi, e in ultima analisi, è vissuto intorno a noi. La fede in Dio aiuta le persone a partecipare personalmente alla parte più emozionante del viaggio umano - il processo di illuminazione.
E' necessario credere in Dio affinchè questo dispiegarsi (in inglese unfoldment) accada? No. Ma è necessario credere in qualcosa per muoversi in direzione dell'illuminazione.


Se siamo seduti in un bar a New York, e vi dico che esiste un luogo meraviglioso che si chiama California, a tremila miglia di distanza e che dovreste vederlo e ci dovreste andare, perchè dovreste andarci? Supponete di non credermi e di non credere che un tal posto esista. Come potreste trovare la motivazione per andare? Sarebbe difficile. Non essendo mai stati a ovest del fiume Mississippi potreste credere che tutti coloro che hanno superato il Mississippi, fossero caduto dai bordi della terra. Infatti questo è ciò che credevano gli europei relativamente all'Oceano Atlantico, finchè gente come Colombo e Magellano hanno dimostrato che c'era un mondo nuovo dall'altra parte, e altro ancora.



Per essere motivato a fare qualcosa come muoversi innanzi, devi credere nella possibilità della destinazione. Per molti il viaggio verso la salvezza è alimentato da una credenza in Dio. Ma questa credenza non deve essere incentrata necessariamente su Dio. Può riferirsi alla verità e nel credere che esista una verità definitiva su di noi, in noi e che possiamo viverla, e diventare essa. Può essere la fede in un processo di trasformazione personale e nella nostrta esperienza di esso mentre pratichiamo la meditazione ed altri metodi yoga. Vivere il viaggio che si dispiega con naturalezza tramite le pratiche, può essere qualcosa più che sufficiente in cui credere, una volta che il processo è in atto e le nostre esperienze di silenzio profondo e beatitudine, accendono il fuoco del desiderio di andare a fare sempre di più. Sia che ci stiamo dedicando (in inglese Whether we are selling out to) alla nostra esperienza crescente di pace e di beatitudine, o all'idea di perseguire la verità ultima della vita, o di un rapporto con Dio, il risultato sarà lo stesso - una dedizione incrollabile per diventare uno con "Quello" che è vero.


Gesù disse: "Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi"..
…Nessuna menzione di Dio li.

La parola "Dio" non esiste nel Buddismo o nel Taoismo. Entrambi hanno trovato le proprie motivazioni intellettuali ed emotive, onde approcciare l'infinito all'interno. In qualunque approccio, viene cercata la stessa cosa, quella grande verità interiore che è situata nel profondo del nostro cuore, mente e sensi. Quella con cui possiamo fonderci con mezzi diretti, i quali a loro voltailluminano il nostro cuore, mente e sensi. Questa è l'unione. Indipendentemente dal nome o dalla struttura di credenze, il risultato sarà il medesimo, fintantochè l'aspirante abbia trovato la motivazione di applicare i metodi della trasformazione su base quotidiana.


Pertanto, non importa esattamente come sei arrivato a credere in un posto chiamato " "California." Puoi chiamarlo persino con altri nomi. Se credi abbastanza da continuare a porre un piede davanti all'altro, arriverai a bagnare i tuoi alluci nell'Oceano Pacifico. Ma se non credi che sia là, è poco probabile che tu ti sforzi di arrivarci. E' così semplice. 

Pensa all'illuminazione in qualunque modo ti ispiri maggiormente ed utilizza tale ispirazione per meditare ogni giorno...


Sii tollerante verso i tuoi fratelli e sorelle che hanno a cuore una fede diversa dalla tua. Ognuno di noi svilupperà una passione unica per il viaggio e siamo tutti diretti verso casa.

Il guru è in te.



Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.


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venerdì 31 maggio 2013

Lezione 19 - Meditazione Domanda & Risposta: Quale tradizione seguire?

Da: Yogani
Data: Venerdi 28 Novembre 2003 ore 18:08

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"


D: Da cinque anni sto praticando yoga ed un tipo diverso di meditazione, e sono incerto su come procedere. La tua meditazione è molto buona. L'ho sperimentato immediatamente.  Non dovrei nemmeno essere qui, poichè la tradizione che seguo, proibisce di apprendere delle pratiche esterne ad essa. Cosa devo fare?

R: Come citato nell'Introduzione, questa discussione non promuove alcuna visione settaria. Ne' si oppone alle tradizioni che possono aderire agli insegnamenti di un individuo specifico o di un lignaggio di insegnanti. Ogni cosa ha un suo scopo. Spetta ad ogni individuo soppesare i pro ed i contro dei diversi approcci e scegliere attentamente un percorso che prometta di portare i migliori risultati. Ognuno è diverso. Al tempo stesso ognuno ha il medesimo potenziale, poichè  siamo tutti filati mediante lo stesso filo divino – pura e silenziosa beatitudine della coscienza. Se siamo in contatto quotidianamente con tale coscienza e continuiamo a coltivarla tramite strumenti sempre più potenti, non possiamo fallire.

Se la tua via ti sta servendo bene, rimani con essa, Se ti senti appagato nel tempo, sei nel posto giusto. Tuttavia se la tradizione che segui ti sta servendo piuttosto bene, ma sembra essere carente sotto qualche aspetto, trova il coraggio e la flessibilità di provare a riempire ciò che manca. Infine, sei tu che schiuderai una coscienza di beatitudine tramite i tuoi sforzi, la devozione e l'applicazione delle pratiche più complete che puoi trovare. Questo punto di vista può avversare le tradizioni che sostengono che non possiamo ottenere la salvezza  con dei mezzi che non siano i loro. Forse è così, ma un tale approccio chiude la porta ad ulteriore indagine ed investigazione scientifica delle pratiche di trasformazione spirituale umana. I metodi della scienza occidentale possono offrire molto a questo riguardo -- approcci altamente integrati e collaborativi per la scoperta e l'applicazione della conoscenza. Il successo della scienza occidentale in molti campi è stato stupefacente. E' il momento che questo metodi di sviluppo della conoscenza siano applicati nell'ambito della conoscenza spirituale.
Questa discussione è il risultato di una indagine aperta nel campo di molte pratiche avanzate di yoga, per un lungo periodo di tempo.I frutti di questo viaggio hanno dato origine ad un sistema integrato di pratiche. Se qui c'è qualcosa che contribuisce a migliorare il tuo progresso, va bene. Se, allo stesso tempo, crea frizione con la tradizione che segui, dovrai risolverlo da solo. In ultima analisi la riposta è in te. Segui il tuo cuore. Un conflitto potenziale non è una cosa brutta. Metterà alla prova la tua determinazione e ti aiuterà a condurti alla verità.

Le tradizioni spirituali venerabili sono di gran valore. Tuttavia i tempi stanno cambiando, ed oggi stiamo assistendo alla nascita di approcci più aperti, per la disamina e l'applicazione della conoscenza spirituale che ben si adattano a praticanti spirituali saggi.  In definitiva, ciò avrà degli effetti profondi su tutta l'umanità. Il cambiamento è nell'aria ed è una cosa buona.

Il guru è in te.


Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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domenica 26 maggio 2013

Lezione 18 – Domanda e Risposta: Trovare il tempo per la meditazione


Da: Yogani
Data: Venerdi 28 Novembre 2003 ore 2:28



D: La meditazione è molto rilassante e intendo continuarla, ma sarà difficile per me riuscire a farla due volte al giorno. Viaggio molto e ho moglie e figli con i quali amo trascorrere il tempo quando sono a casa. Il tempo per la meditazione è breve. Qual è il tuo consiglio ?



R: Noi che abbiamo una famiglia, delle responsabilità, una vita impegnata abbiamo un vantaggio quando si tratta di utilizzare la meditazione, supponendo di avere il tempo di praticarla. Ciò accade in quanto l’evoluzione dell’illuminazione dipende dall’interazione regolare tra la coscienza e la vita di questo mondo. Come può essere conosciuta la vera natura del mondo, se non siamo presenti in esso, e non stabilizziamo nelle nostre attività quotidiane, il silenzio di beatitudine che sperimentiamo durante la meditazione?

Nessuno può dirti cosa sia più importante per te. Solo tu puoi saperlo. E’ completamente nelle tue mani, sempre una tua scelta. Ma hai una voce interiore che conosci. Qualcosa dentro di te ti chiama a sperimentare di più, sempre di più. Il seme vuole crescere in un albero forte con fiori profumati che fioriscono ovunque. Siamo tutti chiamati tramite quella corrente di evoluzione dentro di noi. Qualunque cosa possa accadere nella nostra vita, la corrente sarà là; è per ognuno, e facciamo un gran servizio a tutti quando decidiamo di coltivarla. Innanzi tutto favorendo il desiderio, e poi con le pratiche che fanno emergere con naturalezza la pace e la beatitudine che risiedono in noi.

Se consideriamo la scelta di continuare con la meditazione, arriviamo a delle considerazioni pratiche. Come trovare il tempo? E’ piuttosto terra a terra.  Come troviamo il tempo di lavarci i denti, lavarci, mangiare bene,  lavare i piatti, pagare i conti e buttare l’immondizia? Queste sono cose che facciamo perché sappiamo che devono essere fatte. Le facciamo perché sappiamo che se non le facciamo la vita diventa un caos, una baraonda e ci sentiamo male. Potremmo riuscire a non fare qualcuna di queste attività per un po’, ma alla fine ci metteremmo in pari. Le persone che meditano regolarmente, da un po’ di tempo, sviluppano una prospettiva simile  relativamente alla meditazione. Sanno che devono prendersene cura o non otterranno i risultati desiderati e la vita non sarà tutto quello che può essere.  Relativamente alla meditazione, giungono alla medesima conclusione di lavarsi i denti, lavarsi e buttare l’immondizia. Così trasformano la meditazione in una abitudine. Cosa facciamo quando accadono degli eventi che sembrano rendere impossibile l’effettuazione della normale meditazione? Sei in aereo alle 17,00 e manca ancora un’ora per arrivare a casa. Non c’è da pensarci troppo. Medita in aereo. E come si fa’ con il rumore, con le virate dell’aereo e le turbolenze? Niente di ciò è importante. Durante la meditazione trattate tutti i disturbi come gestite ogni deviazione dal mantra. Semplicemente torni a ripetere il mantra come quando ti rendi conto che non lo stai ripetendo perché ti sei perso in pensieri, rumori, movimenti del corpo, ciò che ti circonda o qualsiasi altra cosa. Non è difficile meditare in aereo, treno, auto (non meditare mentre guidi!), sale di attesa, praticamente ovunque non sia richiesto di interagire con gli altri. Naturalmente casa tua è il luogo migliore per la pratica regolare della meditazione. Ma in caso di necessità, al tempo stabilito, se c’è una opportunità, coglila.

Se è impossibile meditare all’ora consueta, considera l’opportunità di farlo prima o dopo. Tuttavia non prendere l’abitudine di meditare proprio prima di andare a letto. E’ meglio che non meditare del tutto, ma è meglio immergerci nelle attività dopo la meditazione. Il processo di purificazione e integrazione della consapevolezza nel sistema nervoso, si realizza meglio durante l’attività piuttosto che durante il sonno. Infatti meditare proprio prima di dormire può tenerti sveglio per un po’.  Provalo eventualmente qualche volta e verifica come va. Supponi di arrivare a casa da lavoro e di dovere uscire con gli amici in mezz’ora. E’ il tempo della meditazione  e generalmente trascorreresti più tempo a casa prima di uscire. Ma questa volta non funziona. Cosa fai?  Siediti e medita per cinque, dieci o quindici minuti – ovvero per il tempo che puoi dedicare. Prendi il tempo che puoi e utilizzalo al meglio, concedendoti il tempo adeguato per riposarti dopo la meditazione e quindi essere pronto per l’appuntamento. Ci sono centinaia di modi di comprimere la meditazione. Ma non fare di questa “compressione di tempi” una abitudine quotidiana. Se pianifichi in anticipo, sarai puntuale con la tua pratica la maggior parte delle volte. Quando qualcosa va’ storto, puoi comunque  immergerti alcune volte nella pura beatitudine della coscienza. Ti aiuta a coltivare costantemente la tua abitudine meditativa e ti offre un’infusione di pace e beatitudine. Ogni piccolo frammento di meditazione è un grande passo avanti. Il tuo successo sarà nel volerlo e nel fare del tuo meglio per attuarlo ogni giorno. Se lo farai, accrescerà la tua vita attiva e piena. E’ una delle cose migliori che puoi fare per la tua famiglia. Alla lunga agirà come una magia invisibile nella vita dei tuoi familiari ed i risultati esteriori saranno molto evidenti.


Il guru è in te. 

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